L’atto di fede dell'album di debutto dei Led Zeppelin
12 gennaio 1969, è la data della release dell'album di debutto dei Led Zeppelin.
Non si tratta solo del primo album di una band che ha fatto la storia, stiamo parlando anche dell’atto di fede di uomo, Jimmy Page, e della crew dei Led Zeppelin.
Infatti, come Page ha affermato, poiché la band non aveva ancora firmato il contratto con l’Atlantic Records, lui e Peter Grant (il manager degli Zeppelin) si sono interamente fatti carico del pagamento della sessione di registrazione.
Questo ha permesso di garantire libertà artistica alla band, come Page stesso ha rivelato in una intervista:
"Volevo avere ben saldo il controllo artistico, perché sapevo esattamente quello che volevo fare con gli altri della band. Infatti, ho finanziato e completamente registrato il primo album prima di andare all’Atlantic ... Non è stata la tipica storia in cui si ottiene un anticipo per fare un album - siamo arrivati all’Atlantic con i nastri in mano ... la reazione dell’Atlantic è stata molto positiva – intendo, ci hanno messo sotto contratto, no?"
(Intervista a Jimmy Page, “Guitar World magazine”, 1993).
L'album ha richiesto solo circa 36 ore di registrazione in studio.
Questo è stato possibile grazie al fatto che la band avesse già studiato e pre-arrangiato il materiale selezionato durante il tour dei Led Zeppelin in Scandinavia.
Più che per questioni di libertà artistica, si potrebbe malevolmente insinuare che 36 ore di tempo siano state più che sufficienti per registrare l’album, vista la questione dell’auto-finanziamento.
Ma non è di certo questo il punto, soprattutto se si pensa che stiamo parlando di un album che, benché non fosse stato inizialmente ben accolto dalla critica, si è poi rivelato essere un enorme successo commerciale e una pietra miliare della musica.
