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Sean Baker reinterpreta il fashion film per Kenzo


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Avete presente quel mondo di un’inarrivabile bellezza patinata che abbiamo imparato a conoscere grazie ai fashion film? Li possiamo considerare, i fashion film, come un nuovo genere cinematografico, un cortometraggio che ha oltrepassato la logica della vetrinizzazione del brand tipica dello spot pubblicitario per trasformarsi, spesso, in un concentrato di poetica visuale.


Snowbird Kenzo fashion film sean baker - blog sound identity

Il binomio moda – cinema è sempre esistito, ma oggi più che mai possiamo parlare di sinergia, di un nuovo codice in cui il linguaggio cinematografico riesce a cogliere ed esaltare la raffinata estetica della moda. E finché i fashion film ci hanno mostrato modelle perfette riprese in set allestiti di tutto punto, scenari immediatamente riconducibili al lussuoso mondo della moda, siamo riusciti a rimanere al passo con questo nuovo genere.


Ora, invece, ha fatto irruzione un nuovo modo di interpretare questo binomio. A farlo è stato Snowbird, il nuovo fashion film diretto dal film-maker Sean Baker per Kenzo concepito per la Collezione SS16.








Non potete aver perso il post pubblicato su GQ 200, il numero di Maggio di GQ Italia!

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Ci immergiamo subito in uno spaccato della quotidianità di una comunità ai confini del mondo, in un luogo surreale, sospeso in un remoto accampamento, Slab City, che si trova nel Sonoran Desert in California.


Un dolce suono ci accoglie accompagnandoci a scoprire cosa è intenta a fare la nostra protagonista Theo, la bellissima Abbey Lee Kershaw, modella australiana già prestata al cinema per la partecipazione a Mad Max: Fury Road.


Uno scenario che ci porta in una dimensione dal sapore post apocalittico, una ragazza che all’interno di una sconquassata roulotte prepara un dolce per poi andare di persona in persona a condividerlo.

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Quello che percepiamo va oltre il glamour a cui siamo abituati, è una narrazione altalenante tra banali chiacchiere di vicinato e profondi stati d’animo. La soundtrack originale composta da Stephonik Youth segue questa sinuosa oscillazione, ci porta di roulotte in roulotte a scoprire la semplicità della quotidianità di questa comunità, per poi elevarci in un profondo e ritmato respiro che accompagna l’apertura della visuale sul deserto.


Per ottenere questo risultato a Sean Baker è bastato semplicemente utilizzare degli iPhone.


È già la seconda volta che questo talentuoso regista ci mostra che un iPhone non serve solo a scattare selfie e navigare online, lo scorso anno con Tangerine, infatti, aveva fatto parlare di sé e riscosso grande successo al Sundance Film Festival.


Snowbird è stato girato in quattro giorni con un equipaggiamento composto da iPhone di ultima generazione e con l’apporto di attrezzatura e tool che, sulla scia del progresso tecnologico di Apple, hanno integrato l’evoluzione dell’ecosistema di app e accessori per iPhone. Una su tutte Filmic Pro che permette ai registi di controllare cose come il bilanciamento del bianco, la messa a fuoco e l’esposizione.

Snowbird Kenzo fashion film sean baker - blog sound identity

Un cast misto composto da attori e da semplici abitanti dell’accampamento, un set senza glamour, abiti preziosi indossati come umili indumenti adatti a una comunità emarginata, smartphone al posto d’ingombranti cineprese, il tutto legato dal brano Birthday Sunset – “Snowbird” Theme scaricabile online.


Insomma, l’esclusività sembra essere un concetto da archiviare per un cortometraggio che in 11 minuti reinventa il genere del fashion film.






#Italiano

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