Sound Identity intervista Sebastiano Leddi, un uomo tutto clubbing e PR?

Da regista indipendente a senior producer, passando per foto, musica e grandi serate….scopriamo chi è Seba!

Un’intera famiglia di artisti e musicisti. Le prime tracce di notorietà di Sebastiano le troviamo proprio nell’ambito artistico, nel mondo del cinema indipendente. Da regista indipendente a Senior producer impegnato nel rappresentare talentuosi fotografi passando per le PR del dorato mondo clubbing milanese.
Sound Identity: Qual è il fil rouge che collega tutto?
Sebastiano Leddi: E’ difficile trovare un vero e proprio collegamento a queste tre attività. Credo siano 3 parti diverse della mia personalità, un lato creativo, un lato manageriale e una sorta di “filantropia” che mi sono sempre portato dietro. Ho di recente scoperto che posso essere tante cose diverse, era qualcosa che mi metteva in crisi quando pensavo alla mia identità, sicuramente però la regia è qualcosa che fa parte del mio passato.
Sound Identity: Qual è il perfetto mix per far funzionare una serata, cosa fa crescere l’hype?
Sebastiano Leddi: Ritengo che l’hype di una serata sia data da moltissimi fattori. Ogni ingrediente deve essere perfetto perché la cosa funzioni bene. Alla base di tutto c’è un’idea, che viene declinata a livello d’immagine e poi di comunicazione. Nella fase di promozione bisogna avere in mano qualcosa di molto valido perché attiri l’attenzione in mezzo alla miriade di proposte cui il pubblico è sottoposto.
Il discorso musicale è assolutamente la matrice del party, ne determina il mood. Il lavoro sulle PR però, specialmente in una città come Milano, a mio avviso è la parte più tosta del tutto.
Sound Identity: In Telescope hai portato il network creato nei mille differenti mondi in cui hai vissuto e per la prima volta ti sei cimentato anche nella direzione artistica compresa la scelta dei DJ. Com’è stato approcciarsi a questa nuova sfida?
Telescope Team

Sebastiano Leddi: Il discorso musicale per me è sempre stato un argomento piuttosto complicato. Ho moltissimo rispetto per i direttori artistici che propongono cose nuove e innovative. Vedo che però c’è un continuo ripetersi degli stessi guest almeno in 3/4 dei locali della nostra città. Personalmente non ritengo di fare una selezione molto sofisticata, e se ne ho l’occasione delego questo aspetto a gente più qualificata di me, come abbiamo fatto con The Golden Age con Claudio Fagnani, perché avere una visione chiara di quello che succede nella scena musicale underground richiede una cultura molto approfondita e specifica. Per me è molto importante proporre una musica che sia fresca e allegra, per questo non faccio troppo affidamento ai generi, ma piuttosto al mood che un determinato dj è capace di costruire durante la sua performance. Dopodichè mi affido sempre a quello che definisco il mio Dj Feticcio – Cristian Zauner – con cui collaboro ormai da anni e che è l’incarnazione umana di quello che musicalmente mi piace di più.

Claudio Fagnani

Cristian Zauner
Sound Identity: Si è da poco conclusa la super combo tra Telescope e Beat Mansion con il nostro Stefano Fontana. Come definiresti la sound identity di quelle serate?
Sebastiano Leddi: La combo Telescope/Beat Mansion ha una matrice musicale House/Electro. L’identità sonora è molto più complessa di quello che si potrebbe pensare perché un dj della taratura di Stefano Fontana riesce a proporre un sound molto semplice e orecchiabile, ma assolutamente ricercato. Mi piace il fatto che la musica dei nostri party sia di facile ascolto, ma capace anche di soddisfare “palati” più esigenti.

Stefano Fontana – Beat Mansion + Telescope

Sound Identity: Quale tipo di serata/evento/festival pensi funzioni in Italia e cosa credi manchi?
Sebastiano Leddi: Se pensiamo al party come a un prodotto studiato per il mercato, mi viene da dire che le cose che funzionano più facilmente sono le serate che prendono spunto dagli eventi delle capitali Europee della musica elettronica, quali Berlino e Ibiza. Ci sono format milanesi che di fatto ripropongono pari pari quello che succede al Berghain, spesso la fantasia manca completamente.

Quello che in Italia succede molto poco è l’articolare maggiormente i contenuti artistici dell’evento. Spesso ci si limita a lavorare sulla musica, ma non dimentichiamo che ci possono essere allestimenti, performers, progetti illuminotecnici e video che possono rendere decisamente più interessante l’esperienza del party.
Sebastiano Leddi – Telescope

Sound Identity: Come coniughi il Sebastiano diurno e quello notturno, tutto clubbing, PR e musica?
Sebastiano Leddi: Non mi piace per niente pensare a me stesso come una persona della notte. Preferisco pensare che le mie giornate siano molto lunghe, iniziando la mattina e finendo spesso molto tardi. Non voglio essere associato alla night life perché spesso queste persone hanno un lato molto scuro, mentre io mi considero una persona solare. Quando provo a spiegare cosa tanto mi affascini della notte mi trovo sempre a dare la stessa spiegazione; le persone di giorno interpretano dei ruoli, sono baristi, avvocati, taxisti, impiegati. La notte ognuno è se stesso e si presenta per quello che è. Una conversazione tra l’una e le tre di notte con un perfetto sconosciuto spesso raggiunge un livello di confidenza e di profondità che non toccherebbe mai durante il giorno. L’alchimia notturna è qualcosa di veramente magico…
Sound Identity: Cosa ci puoi dire dei tuoi ultimi progetti e dei prossimi step?
Sebastiano Leddi: Se tiro le somme quest’anno (inteso da Settembre a oggi) ho organizzato circa 50 eventi. E’ stato sicuramente uno degli anni più prolifici da quando faccio quest’attività, sia in termini di numeri che di qualità dei progetti intrapresi.
Nella top 3 delle cose che mi hanno dato maggior soddisfazione sicuramente devo citare:
Il Boutique Festival, 3 giorni di programmazione musicale tra i colli toscani con tanto di Secret Boiler Room Ufficiale organizzato dai ragazzi di Elita con cui quest’anno ho collaborato assiduamente tutta la stagione.

Boutique Festival di Villa Lena

Secret Boiler Room, Boutique Festival di Villa Lena
The Golden Age, 4 episodi di questo nuovo format, con guest internazionali al Wall di Milano, sempre con Elita e Golab Agency.


Mammarella – The Golden Age

Ralf – The Golden Age

L’evento privato per i 50 Anni di Vans durante il Salone del Mobile.
Poi devo citare senz’altro il mio progetto continuativo, Telescope, che sviluppo con Nicola Gemello che quest’anno ha raggiunto dei picchi piuttosto inaspettati.

