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Un piccolo oggetto per un grande scopo: suonare il mondo

Con Mogees basta guardarsi intorno e iniziare a suonare, il dispositivo, infatti, trasforma qualsiasi oggetto in uno strumento musicale.


Basato su una tecnologia di machine learning applicata alla musica, permette di sviluppare suoni e musica attraverso un piccolo sensore da porre a contatto con qualsiasi superficie.


Basterà un gesto per produrre delle vibrazioni che Mogees cattura e trasforma in suoni diversi a seconda del gesto stesso (battito, sfioramento, tamburellio) e della superficie utilizzata. Lo fa tramite un software proprietario in grado di riconoscere il gesto del musicista e trasformare gli oggetti in strumenti musicali.


Da qui in poi si apre un mondo di possibilità, ogni suono prodotto può essere associato a una nota, a campioni di suoni o essere sviluppato tramite i generatori di suono disponibili sull’app (MUON, INTERPOL808, HELMHOLTZ). Mogees permette di registrare i suoni e continuare a sperimentare direttamente dal computer, elaborare nuovi brani, unirli a brani già composti o sincronizzarli con app come Garageband.


L’italiano Bruno Zamborlin, music technology researcher e live performer fondatore di Mogees, ha iniziato a lavorare a questo progetto durante gli anni di ricerca al IRCAM / Pompidou Centre di Parigi e poi alla Goldsmiths University di Londra. Dopo due campagne di successo su Kickstarter – 2014 e 2015 – Mogees ha ottenuto l’attenzione dei media affermandosi tra musicisti e artisti internazionali.


Si tratta di un uso innovativo della tecnologia applicata alla musica che ha attratto esponenti del settore, Mogees è stato utilizzato in concerti di musica elettronica, si è guadagnato un ruolo centrale in occasione di un’installazione al Victoria and Albert Museum di Londra ed è stato oggetto di dibattito al Tedx a Bruxelles.



Transforming everyday objects into musical Instruments: Bruno Zamborlin at TEDxBrussels



Il prossimo step sarà quello di espandersi al mercato consumer grazie ad una nuova versione creata ad hoc per non addetti ai lavori (Mogees Play).


La start-up italiana, che ora vanta una sede londinese con 13 impiegati e 3 freelance, è in piena espanzione tanto da guadagnarsi anche la fiducia dei soci del maggiore angel group italiano – Italian Angels for Growth (IAG) – che hanno investito 500mila euro nell’azienda.


Non ci sono più scuse, usciamo e suoniamo il mondo!



#Italiano

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